Chi sono?

Ho creato questo blog per buttare fuori tutto quello che ho dentro.
Non è un luogo “leggero” ma non vuole essere un mero lamento.

Scrivo per stare meglio, mi rileggo per imparare dai miei errori.

Apprezzo chi dona il suo tempo leggendo di me, un commento è sempre gradito.
Sono una persona estremamente sola, ho problemi nella vita sociale con tanto di invalidità. Per questo dono grande attenzione a chi decide di interessarsi a quello che scrivo.

Di me posso dire quello che serve per capire cosa mi spinge a scrivere quello che scrivo, racconti di una vita da recluso, tra disturbi sociali e malattie fisiche.

Sono un invalido, soffro di agorafobia e disturbi della personalità. Somatizzo il malessere che mi porta a stare fisicamente molto male, passo la maggior parte del tempo della mia vita chiuso in bagno agonizzante. Agorafobia vuol dire paura degli spazi aperti, in modo molto generalizzato e banale.
Nel mio caso vuol dire non uscire mai di casa, esco se costretto, magari per una visita medica o per la chiamata di un operatore sociale. Pensione minima, non sono quindi indipendente e vivo con la mia famiglia, causa della maggior parte dei miei problemi.

Nel mio blog si può leggere spesso di amore e dolore.
Perché l’amore ci rende forti no? Ci aiuta ad affrontare ogni ostacolo.

Leggendo capirete che purtroppo la mia vita non è andata e non va proprio così.
Entrano persone, permetto loro di legarsi a me e alla fine ne esco sempre più devastato accusato di cose che avevo già detto, spiegato e sulle quali speravo di ricevere aiuto.

2 pensieri su “Chi sono?

  1. Ho avuto un collega d’università agorafobico. Lo andavamo a prendere io e un mio amico per portarlo in facoltà e in questo modo lui riusciva a uscire. Ma tu hai mai provato in questo modo?

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    1. Bisogna avere amici per avere una mano, come il tuo amico. Sono del tutto solo e le persone che ho intorno peggiorano la situazione volutamente e alla fine si fanno anche chiamare famiglia. Quando mi fidanzo succede come per il tuo amico, riesco ad uscire, riesco ad “attivarmi” poi per un motivo o per un altro va sempre tutto male e finisco per stare peggio di prima, solo e con nuovi traumi.

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