Quella strada

Ogni volta che mi affaccio al balcone guardo sempre quella strada, quella salita che portava a casa della mia prima fidanzata. Saranno passati quanti? Forse quindici anni… e ancora mi ritrovo lì a guardare quella strada ripensando a tutte le volte che la percorrevo, a cosa pensavo, a cosa provavo.
A volte mi chiedo se sia saggio contattarla, ormai con i social è tutto più facile, quasi impersonale, ma comunque un modo efficace di riallacciare i rapporti.
Ci penso molto, poi lascio perdere. Quella ragazza mia ha cambiato la vita, una volta lasciati sono caduto in una depressione che ancora mi porto dietro. Certo ormai è passato tantissimo tempo, ho fatto altre esperienze, io sono una persona del tutto diversa e probabilmente anche lei.
Penso, e ci ripenso.
Ho passato la bellezza di dieci anni con lei, è stata il dolore più grande della mia vita vederla letteralmente scappare da me.
Dopo anni dalla rottura e quindi di silenzio da ambe due le parti, decisi di contattarla.
Rimasi molto deluso, era diversa, una persona che non riconoscevo e lasciai perdere, non ci sentimmo più.
Perché ora dovrebbe essere diverso?
E poi cosa dirle? Lei ha la sua vita, molto attiva stando alle sue foto, mentre io ho un bagaglio emotivo importante, pesante, una storia di vita molto triste.
Insomma, non ho nulla di bello da raccontarle temo.
Eppure penso spesso a lei ultimamente.
Credo non mi manchi lei come persona ma quello che rappresentava.
La spensieratezza dei vent’anni, l’amore che pensi sia eterno, una vita vissuta a mille con il fuoco in corpo e l’energia per spaccare il mondo.
Ah mamma mia, quanto sono cambiato.
Ma una semplice chiacchierata cosa potrebbe mai farmi?
Appunto, a che servirebbe?
Non lo so, forse sono semplicemente molto solo e come tutti i trentenni guardo al passato dicendo “si stava meglio prima”.
Forse mi passerà, speriamo presto.

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7 pensieri su “Quella strada

  1. io l’ho fatto, una volta. Ho ricontattato una persona che mi aveva preso il cuore a 15 anni, alla quale pensavo il giorno del mio matrimonio, per la quale avevo sempre il fatidico dubbio e se… Quando l’ho sentita, ho trovato una persona completamente diversa, indurita da un amore finito, molto triste e solitaria, con mille ferite da curare ed io impotente. Mi disse che ero la persona giusta al momento sbagliato e nel posto sbagliato. “Fossi arrivata prima…” mi disse. Ci sentimmo per un po’ ci vedemmo, passammo la notte insieme e poi sparì, lasciandomi l’amaro nel cuore, perché se avesse detto che voleva solo una notte da me, gliel’avrei concessa, senza problemi. Invece sparì, da codardo.
    Ogni tanto penso a lui, come penso ad altre persone. Ma non voglio più ripetere gli stessi errori del passato. Non ne vale la pena.

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    1. Anche io ho trovato una persona diversa, mi sono subito fermato però. Avevo capito che ormai era rimasto solo un ricordo e nulla più. Peccato, ci troviamo ad idealizzare persone e situazioni per poi restarci male perché troppo lontane dalla realtà. Che amarezza, mi spiace che tu ci sia passata… meglio sperare in qualcosa di nuovo che credere in un passato che non esiste più.

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      1. sai com’è, la sindrome della crocerossina miete sempre nuove vittime. Ci illudiamo di salvare la persona di cui siamo invaghite, o innamorate, ci illudiamo che siamo la persona giusta, quella che li farà riemergere dal baratro in cui sono sprofondati. E che l’amore trionferà. Invece siamo solo l’ennesimo straccio da usare e buttare via. Che amarezza, dici bene.

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      2. Sai quante crocerossine ho incontrato? Non finisce mai bene. La verità è che far funzionare un rapporto bisogna stare bene insieme, quando il rapporto è basato solo su una persona che fa di tutto per l’altra è davvero un incubo. Sei da ammirare comunque, almeno ci hai provato no? Evidentemente sei davvero forte quando vuoi.

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      3. un tempo ero una donna molto forte. Poi le varie vicende della mia vita mi hanno demolito. Mi sto risollevando a fatica. Ho sofferto ( e tutt’ora ogni tanto ne soffro) di crisi di ansia e di panico. Sono dovuta andare da una psicologa per riprendermi. Ce la metto tutta per vivere al meglio, ma a volte è molto difficile.

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      4. L’importante è andare avanti, guarda indietro facendoti forte su tutto quello che hai superato. Le crisi si superano, e te lo dice uno che ne ha di davvero forti. Da quello che leggo di te hai anche un passato importante, c’è chi crolla e collassa per molto meno. E’ un piacere averti “conosciuta”.

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